NEGLI ANNI 1940/42 QUESTI DUE MONUMENTI IN BRONZO DI FORMIA RISCHIARONO DI ESSERE FUSI E TRASFORMATI IN CANNONI

NEGLI ANNI 1940/42 QUESTI DUE MONUMENTI IN BRONZO DI FORMIA RISCHIARONO DI ESSERE FUSI E TRASFORMATI IN CANNONI

Il Prefetto di Littoria, con nota del 2O settembre1940 sicuramente secretata, comunicò al Comune di Formia che era in corso un censimento generale dei monumenti in bronzo presenti in tutta la penisola e fissò un termine perentorio per le immediate comunicazioni .

Il Podestà di Formia, Dott. Pasquale Gallinaro , con la sua missiva del 29/9/1940 allegata a questo post, trasmise prontamente la notizia che a Formia esistevano due monumenti in bronzo, vi allego’ proprio queste due foto postate e scrisse così :

a) Statua in bronzo alta 4 metri dedicata al milite ignoto. ……Fu ricavata dal bronzo dei cannoni nemici…… Fu realizzata gratuitamente dalla scultrice Miss Dora Ohlfsen, Australiana di origine.
Eretta dal Comune , fu inaugurata il 19/7/1926. Il monumento è di grande valore storico e patriottico ma non di grande valore artistico.

b) Busto in bronzo alla Maestà del Re Umberto I’ nella villa Comunale. È stato eretto dal Comune e pesa approssimativamente kg 35.
Ha valore storico ma non è di grande valore artistico.

Dal contenuto della lettera , avendo definito di scarso valore artistico i due monumenti, si intuisce che Il Podestà fosse perfettamente a conoscenza del destino delle due statue, ma quasi certamente gli era stato comunicato, riservatamente , di non farne pubblicità e di sminuirne il valore.

Il 26 settembre 1941 , l’Associazione Nazionale Combattenti di Littoria informò il Podestà di Formia che la Prefettura provinciale aveva deciso la rimozione del Monumento ai caduti di Piazza della Vittoria.

Il 10 aprile del 1942 Il Podestà di Formia venne invitato a Littoria ” fornito di corrispondenza intercorsa e la fotografia del monumento da rimuovere” .

Poi, per fortuna, la cosa non ebbe seguito , forse perché fu compreso da qualcuno che la guerra era da considerarsi ormai perduta e qualche cannone in più non avrebbe cambiato la situazione.

Fu così quindi che il Monumento ai Caduti di Formia di Piazza Vittoria , che già fu prodotto dalla fusione di cannoni nemici della prima guerra mondiale, non fu per poco trasformato di nuovo in cannoni da utilizzare per il secondo conflitto mondiale.

Fortunatamente , in questo caso specifico, gli eventi ebbero per Formia una evoluzione positiva dato che il Monumento in questione è un simbolo della Città e credo che a tutti piaccia sia per il suo valore storico sia per il suo valore artistico, contrariamente a quanto sicuramente fu costretto a scrivere il “Formiano doc” Dr. Pasquale Gallinaro.

Le notizie e le foto sono presi dall’Archivio Storico del Comune di Formia.

Raffaele Capolino

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