MAMURRA EQUES FORMIANUS
Narrato da Vito Antonio Sirago , Professore Universitario di Storia romana.
Brani tratti dal testo : OPERE Vol.l La Guerra Gallica di Vito Antonio Sirago , Napoli 1972
“. ……….se Cesare raccolse immensi bottini,. Labieno poté costruirsi Cingoli e Mamurra poté spendere a profusione in Roma, non rinunciando alle avventure galanti con grande animosità di Catullo . ”
” …..Sono nell’esercito di Cesare uomini di Pompeo come Labieno della stessa origine Picena di Pompeo, come Mamurra già stato con Pompeo nella Guerra Mitridatica …..”
“……Sul Reno Cesare fece costruire , per ben due volte , nel 55 tra Colonia e Bonn, nel 54 più a monte di Bonn , un superbo ponte in legno ch’egli s’è concesso il piacere di descrivere nei minimi particolari . ”
” …. I Veneti ( tribù galliche ) confidavano nella loro potenza navale, ……. ma Cesare fece allestire sulla Loira , certamente da carpentieri romani guidati da Mamurra di Formia, odiatissimo da Catullo, ma tecnico espertissimo, stato già con Pompeo nella Guerra Mitridatica fino al 62 a.C.
Mamurra guidò i lavori per allestire le navi destinate alla spedizione in Britannia ( nel 55 a.C.) e dovette partecipare anche lui alla spedizione se Cesare dopo aver visto sconquassate le sue navi legate all’affondo per l’alta marea del plenilunio, poté riparare un buon numero di navi e assicurarsi la via del ritorno.
Mamurra dove’ impegnarsi al massimo grado nell’ inverno tra il 55 e il 54 , in attesa della seconda spedizione in Britannia .
Quando Cesare tornò presso l’esercito che alloggiava nelle regioni galliche poste sulla Manica, nella primavera del 54, trovò pronte 600 navi miste ( da carico e da guerra) e 28 navi da guerra con sua grande gioia e gratitudine per il lavoro svolto.
A Mamurra diede tutta la sua benevolenza e lo mise a parte del grande bottino che si sperava di raccogliere in Britannia. ”
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Questi brani si riferiscono alla costruzione del ponte sul Reno , avvenuta in soli dieci giorni, e alle due spedizioni in Britannia, ma Mamurra fu protagonista anche durante l’assedio di Alesia nella costruzione delle due linee di fortificazioni le cui palizzate globalmente raggiunsero la lunghezza di 36 chilometri con circa 1.000 torri di guardia.
Sono sempre notizie riferite da Sirago in un suo scritto che è facile rintracciare ” online”.
Il Prof. Sirago con la menzione di Mamurra ha voluto dare il giusto riconoscimento a questo nostro concittadino che , pur essendo stato amico e massimo collaboratore di Cesare, da quest’ultimo non è stato mai citato nel De Bello Gallico, sicuramente per quanto sollevato dal poeta Catullo.
Raffaele Capolino