LA STORIA DELLO “CHALET ” DELLA VILLA COMUNALE DI FORMIA COSTRUITO DA GAETANO GRASSO NEL 1898.
Fonti documentali:Archivio storico Comune di Formia
Il 5 febbraio 1898 , pochi anni dopo la costruzione del primo tratto di Via Vitruvio da Largo Paone a Piazza della Vittoria, l’imprenditore di Formia, Gaetano Grasso ebbe in appalto dal Comune di Formia la costruzione di uno Chalet o Salone di intrattenimento in un angolo della Villa Comunale su Via Vitruvio, progettato dai tecnici dello stesso Comune, per una somma preventivata di Lire 12.871,67=.
Il Sindaco di quel periodo fu Pasquale Sorreca e la progettazione della “Chalet” fu affidata all’ing. Francesco Sagnelli originario di SM Capua Vetere .
Il 7 dello stesso mese fu consegnato il suolo dove edificare l’opera e il costruttore si mise immediatamente al lavoro con un sostanzioso numero di operai e collaboratori.
Dopo appena un mese , e senza avviso al costruttore, il Comune cambiò il progetto con appropriate e considerevoli modifiche destinate alla realizzazione non di un Salone di intrattenimento, ma di un vero e proprio teatro dandone notizia ai cittadini con appositi e pubblici manifesti.
Il Grasso , pur senza mai incassare una lira alla fine del mese di agosto dello stesso anno terminò i lavori di realizzazione del Teatro secondo le sopravvenute modifiche e fu collaudato nell’aprile del 1900 dall’ing. Albino Giovanni.
Quando presentò il conto finale, ovviamente maggiorato per le opere eseguite in più , il Comune si rifiutò di saldare il conto contestando l’importo richiesto.
Il costruttore fu costretto ad aprire una vertenza legale con il Comune citandolo in giudizio e ottenendo due condanne favorevoli sia in primo grado dal Tribunale di Cassino sia in secondo e ultimo grado dalla Corte d’Appello di Napoli che condannarono il Comune di Formia a corrispondere la somma totale di Lire 27.725,08 comprensiva anche di interessi di mora per lire 3.482,45.
Mi sembra una storia dei nostri giorni se non fosse per la velocità di esecuzione dell’opera appaltata ( meno di sette mesi) e per la rapidità in cui furono emesse le due sentenze che si completarono e divennero esecutive a giugno del 1902 dopo appena quattro anni dall’inizio della lite che vide vincente e soddisfatto il costruttore Gaetano Grasso che realizzò anche uno dei primi palazzi monumentali di Formia sul corso principale di Via Vitruvio, proprio di fronte al Teatro da lui stesso costruito.
Il figlio di Gaetano Grasso , Annibale impresario edile come il padre, è citato nell’Epitaffio di largo Paone come costruttore di tutte le opere finanziate da Domenico Paone nel 1928 quando furono realizzati il rinforzo del molo , l’esedra e l’ampliamento della banchina.
Il Teatro realizzato da Gaetano Grasso, inaugurato nel 1900 fu utilizzato per spettacoli di varietà e riunioni culturali ed era dotato di 250 posti a sedere più alcuni palchetti sui lati della sala. Purtroppo non fu fortunato perché nell’ultimo evento bellico fu distrutto quasi totalmente.
Le sue macerie rimasero visibili fino a tutti gli anni sessanta dello scorso secolo quando il Comune negozio’ una permuta con il Banco di Napoli che si impegnò a costruire per sé la sua sede bancaria di Formia al piano terra e per il Comune una Biblioteca al primo piano.
Ricordo che prima di questa operazione il Banco di Napoli era ospitato al piano terra dell’edificio Comunale con entrata da Piazzetta Municipio. All’interno degli uffici bancari erano esposti reperti archeologici come statue , basi onorarie ed altro che non si sapeva dove custodire per via dei tantissimi edifici pubblici andati distrutti nel corso degli eventi bellici.
Al Banco di Napoli subentrò, una ventina di anni fa, l’Istituto bancario ” Intesa San Paolo ” che occupa adesso i locali rivenienti dalla predetta permuta.
Raffaele Capolino