ASSEDIO DI GAETA (12/11/1860 – 13/2/1861) – ULTIMI DUE ATTI AMMINISTRATIVI BORBONICI
Eventi che interessarono i nostri antenati del Comune di Mola e Castellone
Nel periodo tra il mese di settembre 1860 e il 13 febbraio 1861, il Comune di Mola e Castellone e i suoi abitanti vennero a trovarsi travolti dagli eventi bellici e da contrastanti comunicazioni provenienti ora dagli amministratori Borbonici, ora daI comandi militari piemontesi.
Questo è quanto ho recepito da una lettura di interessanti documenti emessi in questo arco di tempo con eventi di tale portata che sconvolsero le menti dei nostri padri .
In stretto ordine cronologico questi furono gli episodi e gli atti più significativi:
Il 6 settembre 1860 , il Re Francesco II di Borbone lasciò Napoli e, via mare accompagnato dalla consorte Maria Sofia di Baviera e dal suo seguito di cortigiani, sbarcò a Gaeta pensando di essere al sicuro e sperando in aiuti esterni che però non vennero mai.
Il Comando Borbonico della Piazza di Mola di Gaeta, con sua nota del 10 settembre 1860, impose :
” Atteso i disordini in Mola di ieri la sera , è proclamato lo stato di assedio di Mola e Castellone, con consegna di armi entro le 24 ore ”
Il 3 ottobre successivo fu emesso dalle autorità borboniche l’ultimo atto con il quale fu chiesto di raccogliere con tutta urgenza la somma totale di 500.000 ducati , occorrenti per finanziare la difesa ad oltranza di Gaeta.
I sindaci dei comuni interessati furono sollecitati ad imporre questa “Tassa di Guerra” ( così fu chiamata nel documento borbonico) con quote variabili a carico dei cittadini più facoltosi. Il Comune di Mola e Castellone approntò un corposo elenco con nominativi e importi a loro carico a partire dai 18 e fino a 240 ducati.
Questo importo massimo fu applicato ai cinque seguenti nominativi, ritenuti i più ricchi del momento:
D.Francesco Nucci fu Nicola ducati 240
D.Giuseppe Paone fu Erasmo ducati 240
Famiglia Rubino fu Giuseppe ducati 240
D.Luigi Colavolpe fu Raffaele. ducati 240
D.Melchiorre Colavolpe fu Raffaele. ducati 240
” Il notamento di Capitalisti negozianti e industriali” per l’incasso della tassa di guerra e riferito al solo Comune di Mola e Castellone, approntato velocemente arrivo’ a determinare un totale di 7.086 ducati ma credo che non furono mai versati per la rapidita’ degli eventi militari accaduti nei giorni successivi.
A un agricoltore di Castellone per essersi vantato o lamentato più volte tra gli amici di cantina, di essere stato tassato per 100 ducati e quindi inserito tra i più ricchi del territorio, gli fu appioppato per sempre il soprannome di ” cientducat” che si trasferì ai discendenti ed è tuttora in uso e noto a molti anziani del borgo.
Quest’ultimo particolare mi fu riferito da un mio antenato al quale chiesi, da ragazzo, l’origine di tal curioso soprannome.
Il 4 novembre si verificò la Battaglia di Mola tra Piemontesi e Borbonici che durò una sola giornata con la vittoria degli occupanti .
Si scontrarono , pervenendo da Scauri , 8.000 soldati sabaudi comandati dal Gen.De Sonnaz con 5.000 soldati Borbonici appostati sul lato est del Ponte di Mola , sotto gli ordini del Gen. Van Mechel.
Dal mare ,con 14 navi e trecento bocche da fuoco, l’ammiraglio Persano bombardava le case, e le Chiese di Formia terrorizzando la popolazione in cerca di rifugi sicuri.
Le truppe borboniche furono costrette a ritirarsi rifugiandosi nella Fortezza di Gaeta.
Questa battaglia fece capire agli abitanti di Mola e Castellone che il Regno delle due Sicilie era arrivato ai suoi ultimi giorni.
In Comune era già arrivata una nota inviata il 25 settembre dall’Intendente Piemontese di Caserta , con la quale si invitavano gli amministratori , funzionari e dipendenti del Comune di Mola e Castellone a prestare, singolarmente e secondo uno schema allegato alla nota, giuramento al Re Vittorio Emanuele II.
Il primo a firmare in data 2O novembre fu Il decurione Pasquale Pecorini .Altri firmarono l’atto di giuramento tra il 23 novembre e il 29 dicembre 1860.
Gli ultimi a capire che il Regno borbonico era destinato a scomparire furono Domenico Menchillo (aggiunto al primo eletto) e Giuseppe Capolino ( secondo eletto) che , rispettivamente il 19 gennaio e 24 gennaio 1861 , prestarono gli atti di giuramento in favore del Re Savoia.
Il sindaco del momento Gaetano Albani si rese invece irreperibile, temendo un suo arresto per le sue idee e principi filoborbonici.Fu sostituito nelle sue funzioni da Francesco Antonio Spina dal dicembre 1860 al 2 dicembre 1861 quando fu ucciso dal Brigante Cuccitto che lo aveva precedentemente rapito.
L’assedio di Gaeta finì il 13 febbraio 1861 con la resa dei Borbonici e con la firma ufficiale nella Villa Real Ferdinando II di Formia, oggi Villa Rubino.
Raffaele Capolino