TRE EPIGRAFI PARLANO DELL’ANFITEATRO ROMANO DI FORMIA
Due già le conosciamo, anche per diversi miei articoli di alcuni anni fa, per cui questo post è riferito, in particolar modo , ad una epigrafe poco conosciuta contrassegnata dal numero CIL X 6090 , il cui contenuto in latino e in italiano è nelle prime due immagini allegate.(foto 1 – 2)
Lucio Villio Atiliano , figlio di Gaio della tribù Tromentina, nel periodo Adrianeo, finanzio’ spettacoli gladiatori nell’ anfiteatro romano di Formia, di cui fu Patrono come lo furono in altri periodi Lucio Varronio Capitone ( CILX 6094) e Quinto Clodio Hermogeniano (CILX 6083).
La dedica onoraria fu opera di Lucio Stertinio Partenopeo, liberto di Lucio e ” amico incomparabile ” di Lucio Villio Atiliano
In pratica successe questo:
Il popolo di Formiae , grazie ad una colletta, aveva donato una biga al suo Patrono –
Villio Atiliano – che , successivamente, restituì in danaro il controvalore del dono ricevuto, per finanziare uno spettacolo gladiatorio all’interno dell’anfiteatro formiano.( foto 1 – 2)
Gli altri due riferimenti agli spettacoli gladiatori di Formia ci provengono dalla base onoraria di Clodio Hilaro Biselliario( foto 3 – 4 ) che sta a Formia, e dalla scritta di Ampliatus su un muro di Pompei il cui contenuto è nella foto 5
Il sito dell’anfiteatro formiano è stato studiato da Marcello Guaitoli , incaricato dall’Istituto di Topografia Antica dell’Università di Roma, per l’opera ” Forma Italiae “.
Annesso al sito lato est, vi era anche una scuola per gladiatori.
Questo articolo è stato realizzato anche grazie alle collaborazioni di Michele De Santis e Gianluca Mandatori.
Raffaele Capolino